Quando ebbi ad affrontare pesanti campagne elettorali, da quella del '99 come candidato al PE nella Lista Prodi con Di Pietro a quella del maggio 2001 quale candidato al Parlamento nazionale con DE nel collegio n. 2 di Castrovillari in Calabria gli studenti ed ex studenti e le loro famiglie che si avvicinarono a me per un sostegno ( a volte anche finanziario) lo fecero con questo spirito, quello del Corso Jean Monnet, la cui Cattedra sviluppò - a mezzo del suo titolare - una serie di collegamenti per tutta la Calabria (dalla creazione del "Centro culturale parrocchiale" di Lauropoli in provincia di Cosenza, centro ispirantesi all'enciclica papale "novo millennio ineunte" e all'agire del cristiano-laico, ai molteplici incontri politico-culturali e a sfondo economico per la valorizzazione delle nostre risorse, come quello appunto su "La Calabria nell'europa comunitaria" o su "I prodotti tipici locali" o come quello su "biotecnologie e globalizzazione" dove il moderno sapere veniva piegato verso la scienza per la vita. La filosofia di Capograssi ci accompagnò in questo irradiarsi dell'insegnamento della Cattedra camerte nella mia regione ed una mia presentazione di Gìuseppe Capograssi riscosse vivo successo, così come la mia relazione in un convegno nella Parrocchia dell'Annunziata in Lauropoli sul tema "La crescita morale della persona". La cattedra a livello locale camerte registrò tali mutamenti in particolare negli anni accademici 2000-2001 e la lettera pastorale dell'Arcivescovo di Cosenza "Le due città" poteva così nei suoi contenuti legarsi a quella che definimmo la "terza fase dell'Europa" con al centro della tematica didattica il seguente programma: "I diritti della persona umana di fronte ai poteri forti dell'economia nell'era della comunicazione multimediale, della globalizzazione e della rivoluzione biotecnologica nel contesto politico-filosofico e giuridico dell'immanenza dell'azione politica e nella prospettiva bioetica della trascendenza dello spirito" (esso campeggia nel manifesto inaugurale dell'anno acc.2000-2001 attorniato da foto tra cui quella della Nunzia Frasca accompagnata dalla bambina nell'atto di essere proclamata dottore in giurisprudenza. Momenti felici e indimentcabili quando la bambina, imitando la madre, stringeva la mano a tutti i membri della Commissione! Si erano laureate entrambe. Anche questo il segnale di una didattica umana. Ormai l'incontro tra il cattolicissimo Capograssi e il mondo immenso e meraviglioso del cristianesimo prendeva corpo in un mutamento dello stesso principale interlocutore di tali iniziative: Ezio Capizzano che il 6 agosto 2001, quando tutti erano in vacanza, viveva le ore meravigliose del Sole di Medjugori in Croazia.
Gli studenti calabresi si ritrovarono nell'agosto del 2001 alla prima "festa Jean Monnet" in Calabria a Copanello organizzata a spese dell'Asso-Forpo Europa e a testimonianza di un prolungamento della vita accademica camerte in una regione lontana. Il rettore si compiacque dell'iniziativa con una lettera del 20 agosto 2001 di cui venne data lettura: "nell' esprimere il mio apprezzamento per l'iniziativa ti prego di porgere i miei saluti agli studenti che interverranno". In fondo si faceva politica facendo cultura tenendo desta l'attenzione
degli studenti anche in periodo di vacanza sullo spirito di fraterna amicizia che aveva animato a Camerino il nostro" fare politica facendo cultura" e il nostro stare assieme.
Un "parco naturale delle comunità italo-albanesi" sulle montagne tirreniche, una Università a Castrovillari ricadente nel parco del Pollino e nella Sibaritide e un Centro agro-alimentare nella vallata di Cammarata a Castrovillari per la valorizzazione dei nostri prodotti era al centro di un programma politico rimasto, purtroppo, inattuato. Dopo la sconfitta elettorale con gravi perdite finanziarie, mentre ancora non erano rimarginate le ferite del '99, un Centro da far nascere a Castrovillari mirato appunto alla gestione dell'azione politica e alla formazione professionale era il mio sogno e avrebbe dovuto coinvolgere i miei ex studenti e i migliori giovani appena laureati attraverso un Protocollo di intesa per gli aderenti allo Studio d'alta consulenza Jean Monnet che richiamava gli eventuali aderenti al dovere di prestazioni professionali svolte in spirito di solidarietà: avrebbe dovuto essere inaugurato nel gennaio 2002. Ma l'iniziativa venne bloccata dall'inchiesta e ancora oggi rimane - per le vicende che mi hanno coinvolto - nei cassetti di uno studio in Corso Saraceni 11 appunto a Castrovillari in prov. di Cosenza. In sostanza quest'ultimo obiettivo si legava all'idea coltivata a Camerino e messa in atto coi "moduli didattici" sulla formazione professionale e quindi all'idea di fondo che non c'è legalità senza professionalità secondo lo slogan dell'Asso-Forpo Europa che avrebbe avuto la sua sede presso lo studio. E tutto ciò nel contesto politico-culturale della crescita della persona legata al riconoscimento e rispetto dei diritti fondamentali della persona. Ciò si legava alla prospettiva di fondo cara ai seguaci del Corso Jean Monnet.Cosa c'era di più importante, infatti, per chi, giunti alla maturità come me, che coltivare il progetto di tradurre in azione politica questo sentire solidale e umano per l'affermazione dei diritti della persona, soprattutto per quelli di nuova e ultima generazione come il diritto all'ambiente e alla qualità della vita?