II Settimana (2-6 maggio 1995).
L'avvio non facile di un discorso di comunitarizzazione del diritto civile e dei suoi principi generali cui partecipano il prof. Biscontini, tit. della cattedra di diritto civile, Preside di Facoltà e l'allora sua assistente dr. Lucia Ruggeri, titolare della cattedra di istituzioni di diritto privato. La prima settimana era stata dedicata ai rapporti fra diritto agrario e diritto commerciale. In fondo si tenta una sinergia, in una convinta prospettiva di interdisciplinarietà, sempre cara al prof. Capizzano, fra gli insegnamenti facenti capo allo stesso prof. Capizzano, ivi compreso il Corso Jean Monnet di diritto agrario comunitario alla cui cattedra faceva capo anche l'iniziativa delle Settimane full-time, con quelli afferenti alle seguenti discipline: diritto costituzionale italiano e comparato, diritto civile, diritto del lavoro e diritto processuale civile. Delle settimane europeistiche sarebbe difficile riassumerne i contenuti per la molteplicità ed eterogeneità delle voci: ma valga lo sforzo meritorio compiuto, e in un clima come quello accademico di sospetti sottaciuti e piccole invidie, d'aver messo assieme i colleghi più sensibili alla europeizzazione della loro disciplina e offerto a giovani ricercatori il modo per affermare le loro conoscenze europeistiche e il desiderio di approfondirle. Comunque di una di queste Settimane, la "terza" (8-15 maggio 1996) basterebbe mostrarne la locandina per cogliere, tanto per fare qualche esempio, gli aspetti estremamente tecnici di alcune problematiche come per la litispendenza e la connessione internazionale di cause alla luce della legge 218/95", tematica affidata congiuntamente all'internazionalista e al procesualcivilista (rispettivamente prof. Antonietta Di Blasé e Giovanni Arieta) o gli aspetti, di diversa natura, di impegno nel sociale [come quelli legati alla tematica "sussidiarietà e società civile" affidandone i relativi compiti di guidare gli studenti nel dibattito ai proff. Giampiero Orsello e Dario Velo [quest'ultimo, presidente dell'Ause, già "amico" degli studenti di Camerino per aver organizzato il Convegno di Verona sulla stessa tematica e al quale gli studenti J.M. avevano partecipato con grande interesse con le loro rispettive èquipes di collaboratori. In una settimana, basta contare i nomi, si alternarono sulla cattedra camerte più di trenta giovani studiosi con i loro maestri. E c'è poi un ulteriore aspetto di questa terza settimana che va rimarcato: l'inclusione in essa, dal momento che vi rientrava il 9 maggio, della trasferta ad Offida per celebrare la "Giornata europea di Offida" [che era all'epoca alla seconda edizione che, oltre ad aver coinvolto i Sindaci che si sono succeduti e l'intero Consiglio comunale che ha votato l'istituzione (fatto nuovo nella storia dei Comuni italiani) di un "Assessorato alle politiche comunitarie" ha sempre coinvolto l'intera cittadinanza. E, ogni anno si rinnovava l'abbraccio e il saluto di tante persone. Ma la settimana in questione ha fatto registrare un ulteriore evento assai importante nella storia della Cattedra che faceva capo al prof. Capizzano e cioè la costituzione con atto Notaio Cesare Pierdominici dell' "Associazione studentesca Jean Monnet" . Nella stessa occasione il prof. Capizzano illustra ai suoi amici studenti "l'Agenda locale 21". Evento, anche questo, di grande rilevanza in ordine alla visione fondamentale del Corso riassumibile nella preservazione e tutela delle risorse naturali e per uno sviluppo economico compatibile con tali esigenze. Ma anche perché è nella nascita partecipata agli studenti di ogni iniziativa e al dibatterne i contenuti con gli stessi chiedendone in assemblee aperte l'approvazione che si sviluppa quel farsi del Corso Jean Monnet interlocutore delle istituzioni a tutti i livelli. Nascono così da questo metodo democratico di fare didattica i DOCUMENTI PRODOTTI DAL CORSO STESSO. E', tra gli altri, appunto il caso dell' "Agenda locale 21" di Offida. Del "documento Granada" si è già detto e nel corso della Settimana full-time in discorso non poteva mancare l'approfondimento con gli studenti di ciò che il documento Granada aveva suscitato nelle istituzioni comunitarie: II C.E.S (Comitato economico e sociale ) della Comunità europea lo aveva fatto proprio con un famoso parere. Il "Parere" del C.E.S. Essere al centro di un Seminario che intendeva fare il punto sugli sviluppi del rapporto agricoltura - ambiente negli ultimo dieci anni, dal Libro verde del 1985 al 1995. Di ciò si discusse anzi su tutto ciò - ivi compreso il Parere del CES sul Documento Granada - relazionarono gruppi di studenti guidati dall'allora assistente Dr. Luca Petrelli nel corso del Seminario del 5 maggio 1999 che suscitò il compiacimento di un docente per il quale il momento più gioioso e gratificante era costituito dal vedere i propri studenti partecipare attivamente alla attività didattica, anzi vederli - com'era nella tradizione dei moltissimi seminari- "salire in cattedra".
Tenutosi il 5 maggio 1995, sempre nel corso della seconda settimana full-time della didattica europeistica, è testimonianza inoltre della semplicità e cordialità di un rapporto docenti-studenti che costituisce un vero modello dialogico. Il prof. Capizzano terrà a precisare nel corso della introduzione al Seminario che la vera sede naturale per esaminare gli studenti non è quella degli esami di profitto ma, appunto, quella dei seminari partecipati. Si pensi al maxi-seminario di diritto commerciale del 3maggio 1999 sul tema della scalata alla telecom che accanto ad una èqipe di docenti ebbe anche l'animatore nella persona dell'appena laureato Giovanni Marotta, oggi avvocato. Paerteciparono al Seminario circa 80 studenti divisi in 6 gruppi e in quattro sottogruppi i quali relazionarono nel corso di 8 ore alla presenza dei docenti in una apposita riunione.
22 novembre 1995.
Relazioni dei proff.: Pierluigi Falaschi, Titolare della cattedra di Storia del diritto italiano nell'Univ. di Camerino; Ezio Capizzano, Tit. della Cattedra europea Jean Monnet, Univ. Camerino; Giovanni Galloni, Ord. di Diritto agrario-Univ. Tor vergata di Roma.
Durante il convegno è stato rivolto l'elogio affettuoso al prof. Capizzano dal collega Falaschi anche a nome della cittadinanza ("noi gli vogliamo bene") per la costante dedizione sin dall'inizio agli studi e agli studenti, sicuramente memore il collega dicendo ciò, della particolare attenzione che già negli anni 70 e '80 il prof. Capizzano dedicava in particolare alla didattica. Si ricorda così, come servente alla didattica e nel solo interesse degli studenti era stata l'iniziativa di un " Giornale giuridico-economico delle Marche", una parte del quale era formato da una scheda perforata e staccabile dedicata ad argomenti di interesse giuridico ed economico dedicate agli aspetti istituzionali dei parchi naturali o alle finaziarie regionali alle quali, tra l'altro, il prof. Capizzano, quale direttore allora della Scuola di diritto dell'economia dell'Università di Camerino (e prof. incaricato della stessa materia) aveva dedicato in tempi lontani (30novembre 1-2 dicembre 1978 ) in collaborazione col prof. Donatelle Serrani (Preside della Facoltà di Economia e commercio dell'Università di Ancona), un importante incontro (furono presenti tutti, e senza eccezioni, i presidenti e direttori generali delle finanziarie regionali
italiane) i cui Atti vennero raccolti a cura della Rivista Diritto-Economia fondata dallo stesso prof. Capizzano in un volume di circa 300 pagine (v. anche l'ampio resoconto dell'incontro a cura del prof. Capizzano apparso sulla Rivista Giurisprudenza commercial, 1979, p.485 ss.). L'evento era stato ripreso da molti quotidiani italiani compreso il Sole-24 ore.
10 maggio 1996.
Si noti l'assunzione di responsabilità, legata al ruolo datosi dal "Corso Jean Monnet" come soggetto operante nella società civile, che proclama solennemente di considerare convegno un'occasione storica da cui trarre ulteriori motivi per proseguire in quella direzione. Si ricorda fra i relatori Renato Pigliapoco, sordomuto dalla nascita con la relazione già nel suo titolo eloquente: "Quando il disabile sensoriale vuole partecipare e decidere nella società"; nonché le poesie distribuite dal presidente dell'ANFAS dal titolo altrettanto significativo quanto drammatico: "Itaca: per un sogno un'utopia".
Maggio 1996
A volte l'Associazione studentesca nella sua autonomia e con l'impulso dello studente Cardarelli, suo presidente, proponeva iniziative che la Cattedra accoglieva perché a dire il vero tutte meritevoli di attenzione perché in particolare riguardavano quel ruolo che il Corso si era dato di interlocutore della società civile: è il caso ad esempio della partecipazione ad un Seminario sulla tutela dei consumatori di Giovanni Panunzio, fondatore del "telefono antiplagio". Della costituenda Associazione studentesca Jean Monnet di cui fu presidente lo studente Carlo Cardarelli se ne parlò già il 30 giugno del '93 in occasione della seconda cerimonia di rilascio degli Attestati di frequenza "personalizzati" (una fatica, epperò piacevole! per il prof. Capizzano esprimere un giudizio su ciascuno studente) con l'allora Preside di Facoltà Ignazio Buti sempre presente. Lo studente africano Henry Madrid illustra la funzione della costituenda Associazione. Egli sarà, poi, il collaboratore fra gli studenti che parteciperanno all'organizzazione delle Giornate in Africa a Cotonou.
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