A.A. 1996 / 97
Dal maggio 1996 al maggio 1997 la complessiva attività della Cattedra si sviluppa nell'innovativa strategia di legare la legalità alla professionalità attraverso l'Asso-Forpo Europa, creatura della stessa Cattedra camerte, nata ufficialmente il 22 ottobre 1996 per atto notaio Cesare Pierdominici. Le finalità dell'Associazione per la formazione professionale e l'occupazione giovanile, ente non-profit operante nel campo delia formazione professionale mirano nel settore giuridico a diffondere una conoscenza formativa di tipo professionale del diritto e l'attività della Cattedra Jean Monnet, in sinergìa con essa, viene pertanto professionalmente orientata alla forma-zione in particolare degli iscritti al Corso quali futuri avvocati e giudici destinati ad operare nel contesto del diritto comunitario dell'Unione europea. La Cattedra europea Jean Monnet, "forte" della sua prima esperienza formativa attraverso l'Asso-Forpo col Modulo didattico "Avvocati d'Europa"
... Costruire insieme l'Europa nella legalità
Si riproduce la Prima Comunicazione a tutti gli iscritti al "Corso" in preparazione dell'Assemblea di cui sopra:
Corso "Jean Monnet" 1996-1997
Prima Comunicazione a tutti gli iscritti al Corso e Programma dell'attività didattica
Non rinunciando al proprio acquis ma, al con-trario, intendendo rafforzare il suo ruolo di "soggetto attivo che pensa e agisce" (è, come sapete, il nostro motto!), il Corso Jean Monnet per questo nuovo anno 1996-1997 si propone, nel predisponi all'attività di-dattica il cui programma troverete qui allegato, una serie di nuovi collegamenti funzionali alla stessa at-tività destinata alla formazione giurìdica dei corsisti quali cittadini dell'Unione Europea. I collegamenti accennati dovranno contribuire a ridisegnare la funzione della struttura del "Corso" e costituiscono, nello stesso tempo, supporto alla ricerca e proiezione all'esterno della presenza della Cattedra europea camerte. Tre sono gli obiettivi principali che ci propo-niamo di raggiungere: 1) rendere vivente il diritto comunitario e la sua applicazione, in particolare nel campo dell'agricoltura e della pesca. Per fare ciò è necessario trasformare r'aula didattica" in un'aula di giustizia - sia in senso simbolico, sia reale: "dobbiamo capire a che servono le nostre conoscenze tecnico-giuridiche", come può il cittadino europeo avvalersene davanti alla giustizia italiana e comunitaria. In questa prospettiva si intende stabilire uno stretto collegamento con l'Asso-Forpo Europa, Associazione non-profit costituita per iniziativa della nostra Cattedra e le cui finalità nel campo della formazione professionale nel settore giuridico mirano a diffondere una conoscenza formativa di tipo pro-fessionale del diritto anticipando - attraverso il Corso - parte dell'iter formativo del giurista verso la libera professione, in particolare dell'avvocato e del magistrato. L'attività della Cattedra Jean Monnet sarà pertanto professionalmente orientata alla formazione in particolare degli iscritti al "Corsso" quali futuri avvocati e giudici. In poche parole si intende far rivivere il Diritto comunitario come se ci trovassimo nelle aule giudiziarie e in quelle di Lussemburgo dove, come sapete, hanno sede sia la Corte di giustizia delle Comunità europee, sia il Tribunale di prima istanza. Allo scopo saranno allestiti dei processi simulati (v. il Programma allegato). Il principale obiettivo è, pertanto, quello di co-struire, al riparo di un diritto vivente comunitario -come elaborato dalla giurisprudenza comunitaria e applicato nel sistema processuale interno -, i lineamenti generali di un diritto europeo nel quale calare i problemi di più specìfico interesse del giusagrarista comunitario. La materia dell'agricoltura, infatti, per il suo stretto collegamento con i diritti fondamentali dell'uomo come quello all'ambiente e alla salute, costituisce un test significativo per saggiare se lo sviluppo della giurisprudenza è in sintonia con tali valori. Nel tentativo, pertanto, dì ricostruire una legalità comunitaria che abbia a suo fondamento l'art. F del Trattato di Maastrìcht (v. il "documento Granada"), il "Corso" si incaricherà di saggiare se il sistema giurisdizionale dell'Unione europea sia idoneo a ga-rantire una tutela effettiva dei diritti dei singoli e delle collettività dei diversi paesi membri dell'Unione.
La prospettiva degli interessi diffusi e di quelli di categoria con le loro associazioni ed enti rappresentativi sarà ampiamente valorizzata allo scopo di contribuire ad orientare la giurisprudenza comunitaria verso la tutela dei diritti ed interessi di coloro che vivono nel territorio della Comunità europea (non si vuole lasciare nell'ombra la vita e i diritti dell'immigrato). Entrano così sulla scena della didattica i veri soggetti, le persone realmente intese anche al di là del loro stato formale di cittadini dell'Unione. Sulla base di tale premessa e del collegamento con l'Asso-Forpo Europa, il "Corso J. Monnet" inaugura la sua attività con la relazione di domani sabato 1 marzo della Sig.ra Giacomina Cassina del CES che muove in direzione di una partecipazione di tutte le categorie rappresentate da questo organo comunitario, attraverso la funzione consultiva, al processo dì integrazione che non può fare a meno di un continuo dialogo fra le istituzioni comunitarie e la società civile. I! titolo della relazione-Cassina è eloquente: "La funzione consultiva nell'Unione europea e il dialogo isti-tuzioni-società civile". In sintonìa con le aperture del nostro "Corso" (si ricordi il Seminario dell'anno scorso su "Sussidiarietà e società civile" (v. l'Agenda-calendario 1995-1996), il tema della relazione inaugurale ci introduce nel nuovo progranna e nelle nuove iniziative che si intendono attuare.
Prima iniziativa: un Osservatorio permanente sulla CIG
Alla Sig.ra Cassina chiederemo di presiedere un "Comitato" che si incaricherà di valutare e proporre, rilanciando il "Progetto Camerino" di riforma della PAC e attraverso un Comitato esecutivo, di tenere tutti i contatti con le istituzioni comunitarie attraverso i loro incaricati e direttamente col Gruppo di riflessione ed elaborazione del "nuovo" Trattato, nella prima direzione coglieremo l'occazione dell'invito del Commissario Marcelino Oreja che ci ha proposto di riflettere sui risultati di Dublino. Istituendo questo "primo osservatorio" l'assemblea del Corso si incaricherà di valutare e approvare un "documento" - (doc. 1/97 - Documento del Corso Jean Monnet sull'istituzione, ad iniziativa della Cattedra camerte, di un "Osservatorio permanente sulla CIG").
Seconda iniziativa: un Osservatorio permanente sulla Bicamerale per le riforme istituzionali
Al presidente della Bicamerale, on. Massimo D'Alema, il Corso J. Monnet comunicherà l'istituzione dell'"Osservatorio". Trattasi, anch'essa, di una iniziativa importante che ci consentirà di elaborare proposte di modifica della nostra Costituzione alla luce M'acquis communautaire e che, con particolare riferimento ai diritti fondamentali dell'uomo, intende avvalersi del "documento Granada"; allo stesso modo in cui nei settori dell'agricoltura e della pesca intenderà avvalersi del "Progetto Camerino". Proporremo linee di armonizzazione della nostra Costituzione col Diritto comunitario primario nei settori di particolare interesse del "Corso".
Terza iniziativa: un Osservatorio permanente sull'attuazione, a livello giurisprudenziale interno, del diritto comunitario
Allo scopo prenderemo contatti col Procuratore generale della nostra Corte di Cassazione che appare essere l'Autorità deputata nell'interesse generale della legge e, quindi, per ragioni di "fedeltà comunitaria" a vigilare sulla uniforme applicazione del diritto comunitario (arg. ex art. 3, § 2 del Protocollo del 71 alla Convenzione di Bruxelles del 1968). La prospettiva in cui si vorrà calare l'operatività del nostro "Osservato-rio" è quella della effettiva tutela dei diritti dei singoli a cui si lega la tematica della relazione (La Corte di giustizia e la tutela dei diritti del singolo) che i prof. Giuseppe Tesauro ci terrà il giorno 21 marzo alle ore 17,30 presso la nostra Facoltà.
N.B.: nel raccomandarvi vivamente la PARTECIPAZIONE a tutte le ATTIVITÀ DEL CORSO E IN PARTICOLARE A QUELLE QUI MENZIONATE, vi auguro buon lavoro!
Camerino, 28 febbraio 1997
firmato prof. Ezio Capizzano